SIGNIFICATO CLINICO
Il Primidone è un farmaco anticonvulsivante utilizzato anche nel tremore essenziale. Il suo meccanismo d’azione sembra simile al fenobarbital (azione inibitoria gabaergica). Ben assorbito a livello gastrointestinale, viene trasformato nel fegato nei due metaboliti attivi fenil-etil-malonamide e fenobarbital. A seguito di quest’ultima trasformazione il primidone è anche un potente induttore enzimatico. Gli effetti tossici si manifestano con sedazione, nistagmo, vertigini, atassia.
INDICAZIONI CLINICHE
Monitoraggio della terapia
TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.
PREPARAZIONE
E’ necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, è ammessa l’assunzione di una modica quantità di acqua. Occorre essere in posizione eretta da almeno 30 minuti. Nel controllo periodico della concentrazione ematica del farmaco, al fine di rendere confrontabili i valori ottenuti nel tempo, occorre sottoporsi al prelievo sempre alla stessa distanza di ore dall’assunzione del farmaco stesso.
VALORI DI RIFERIMENTO
La concentrazione terapeutica ottimale è individuale e dipende anche dalla funzionalità epatica e renale.
Effetti tossici possono manifestarsi al di sopra di 15 microg/ml.
NOTE
Nel caso di assunzione orale, disturbi dell’alvo (diarrea) possono ridurre l’assorbimento del farmaco e quindi la sua concentrazione ematica. Isoniazide, fenintoina, valproato ne aumentano la concentrazione. Accanto al monitoraggio del primidone è opportuno monitorare anche il fenobarbital, suo importante metabolita attivo.