SIGNIFICATO CLINICO
Il cromo è un metallo presente in tracce e svolge una funzione rilevante nel mantenimento dell’omeostasi glucidica, legandosi all?insulina e favorendone il trasporto fino ai recettori cellulari. Il cromo è anche ampiamente utilizzato nell’industria (produzione di leghe, cromatura, coloranti) e può essere responsabile di fenomeni tossici per inalazione di polveri e fumi. L’intossicazione acuta si manifesta con fenomeni irritativi per la cute, gli occhi e il polmone. L?esposizione cronica sembra essere un fattore predisponente il carcinoma bronchiale. Dopo l’assorbimento il cromo tende a legarsi ai globuli rossi, viene poi eliminato principalmente attraverso le urine.
INDICAZIONI CLINICHE
Esposizione professionale al cromo.
TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue o portare un campione di urina.
PREPARAZIONE
Non occorre il digiuno. Le urine raccolte devono essere emesse all’inizio o alla fine del turno di lavoro. Durante la raccolta il contenitore non deve venir contaminato da abiti e/o mani sporche. Si raccomanda di lavarsi le mani dopo essersi levati gli abiti ed i guanti.
VALORI DI RIFERIMENTO
Siero:
< 3.5 microg/dl
Urine:
< 2 microg/L
NOTE
Il fumo di sigaretta può interferire.
L’eliminazione del cromo è piuttosto rapida, con una modesta tendenza all’accumulo nel corso del tempo, per cui i valori di concentrazione del cromo in campioni di urine raccolti alla fine del turno di lavoro oppure l’incremento di questi valori rispetto a quelli determinati all’inizio del turno, rappresentano dei buoni indicatori di esposizione.
A cessata esposizione il cromo nelle urine permane per qualche tempo per cui la sua presenza indica accumulo dovuto ad esposizione pregressa.