SIGNIFICATO CLINICO
L’acido fenilgliossilico rappresenta, insieme all’acido mandelico, uno dei principali metaboliti dello stirene, idrocarburo aromatico ampiamente utilizzato in numerosi processi di sintesi chimica oltre che come solvente. L’intossicazione da stirene provoca effetti irritativi sulla cute e le mucose; a più elevate concentrazioni svolge un’azione tossica sul Sistema Nervoso Centrale.
La concentrazione urinaria dell’acido fenilgliossilico è ben correlata con i livelli di esposizione allo stirene. Poiché questo acido è caratterizzato da una emivita biologica più lunga rispetto a quella dell’acido mandelico, la sua concentrazione urinaria tende ad aumentare nel corso della settimana lavorativa. Il monitoraggio biologico dell’esposizione a stirene può essere effettuato anche attraverso la determinazione della concentrazione urinaria di acido mandelico, o attraverso i valori di concentrazione di questi due metaboliti

INDICAZIONI CLINICHE
Esposizione allo stirene

TIPO DI CAMPIONE
Urina

PREPARAZIONE
Si richiede la raccolta di un campione di urine. La raccolta deve essere effettuata prima e dopo il turno di lavoro.

VALORI DI RIFERIMENTO
– per esposizione a stirene la somma dell’acido mandelico e dell’acido fenilgliossilico deve essere inferiore a 400 mg/gr.cre.
– per esposizione a etilbenzene la somma dell’acido mandelico e dell’acido fenilgliossilico deve essere inferiore a 700 mg/gr.cre.
NOTE
L’esposizione professionale può essere ulteriormente chiarita attraverso la valutazione comparata dei valori di concentrazione dell’acido fenilgliossilico misurati nelle urine all’inizio e alla fine della giornata di lavoro.