SIGNIFICATO CLINICO
Lo zinco è un metallo presente in tracce nell’organismo dove è coinvolto in numerose attività. Esso è presente in numerosi enzimi (metalloenzimi) e svolge un ruolo nella sintesi proteica, nella crescita, nella spermiogenesi, nella cicatrizzazione delle ferite. Regola inoltre l’omeostasi glucidica e l’immunità cellulo-mediata. Lo zinco è normalmente presente nella dieta (carne, pesce, uova, latte), è ssorbito a livello gastro-intestinale ed è eliminato prevalentemente con le feci. Nell’industria è usato nei processi di galvanizzazione, produzione di leghe, batterie elettriche. L’esposizione ai fumi dei sali di zinco può provocare irritazione cutanea, delle vie respiratorie e dell’apparato gastroenterico.

INDICAZIONI CLINICHE
Esposizione professionale allo zinco. Stati carenziali.

TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue o urina.

PREPARAZIONE
E’ necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, è ammessa l’assunzione di una modica quantità di acqua. Si richiede la raccolta di un campione di urine, emesse all’inizio o alla fine del turno di lavoro.

VALORI DI RIFERIMENTO
Sangue
Femmine: 68-107 microg/dl
Maschi: 68-107 microg/dl

Urina
< 1100 microg/dl NOTE Corticosteroidi, interferone, contraccettivi, fenilidantoina possono ridurne la concentrazione ematica. I diuretici possono aumentarne l'eliminazione urinaria. Lo zinco plasmatico è quasi totalmente legato all'albumina, diminuzioni dell'albuminemia ne riducono la concentrazione; riduzioni si verificano anche in gravidanza, stati infiammatori, stress.