SIGNIFICATO CLINICO
HDV, denominato anche virus Delta, è un virus a singolo filamento di RNA che usa come involucro (envelope) quello del virus dell’epatite B (HBsAg). È considerato un “virus difettivo” perché deve essere associato a quello dell’epatite B (HBV) per poter causare l’infezione.
La trasmissione e i fattori di rischio sono simili a quelli di HBV: tossicodipendenza (soprattutto per droghe iniettabili), convivere o avere rapporti sessuali con portatori cronici di HbsAg. L’HDV è endemico nel Mediterraneo, nel Sud America, Sud Africa e del Medio Oriente. In Italia la ridotta endemicità del virus Delta è chiaramente attribuibile al diminuito pool di portatori cronici di HBsAg nella popolazione generale italiana degli ultimi anni, con conseguente ridotta probabilità di incontro tra il virus Delta e soggetti HBsAg positivi.
L’infezione acuta di HDV può verificarsi come co-infezione, quando HDV viene trasmesso simultaneamente con l’infezione acuta di HBV o come super-infezione, quando un paziente già portatore cronico di HBV viene infettato successivamente anche da HDV.
INDICAZIONI CLINICHE
Ausilio nella diagnosi di co-infezione o super-infezione da virus Delta in soggetti HbsAg positivi.
TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.
PREPARAZIONE
E’ necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, è ammessa l’assunzione di una modica quantità di acqua.
NOTE
L’assenza di anticorpi anti HDV indica nessuna esposizione a HDV.
La presenza di anticorpi anti HDV indica esposizione a HDV.
Un risultato negativo del test non esclude la possibilità di esposizione o infezione da HDV. Gli anticorpi anti HDV potrebbero essere non rilevabili prima di 2 – 8 settimane dal contagio.